Balera spontanea è un luogo aperto a chiunque abbia voglia o necessità si ballare/danzare senza necessariamente imparare dei passi a memoria.
Un luogo dove spero possano trovare spazio diverse generazioni e differenti forme di espressione.
Dai passi tradizionali al movimento spontaneo. Un po’ sagra di paese un po’ centro hipster.
E’ un luogo dove il danzare insieme a coppie o in gruppo si esplicita principalmente nell’ascolto dell’altro nella ricerca dei piccoli o grandi movimenti di attesa o di risonanza e di ritmo.
L’attenzione al contatto in propulsione lenta –dolce-dinamica verrà accompagnata a come si porta un gesto e lo sguardo nel dialogo/danza.
Può essere utile come propedeutica o integrativa ai praticanti di tango, liscio, e altre discipline di coppia o di gruppo per affinare dettagli inerenti agli appoggi, sostegni, avvicinamento la distanza etc..
Le musiche che accompagnano oscillano tra liscio, polche, volte, tango, danze irlandesi, tradizionali etc…
Credo che il fascino di un luogo come la Balera sia dovuto alla coesistenza di due universi, in fondo molto affini.
Due generazioni, due modi di concepire il tempo libero e vivere la città o il paese, sono accomunate da sapori, atmosfere, sfide e giochi senza tempo e senza target.
E tutta la distanza tra una generazione e un’altra, tutte le formalità insensate e noiose che si vedono ancora troppo spesso, di colpo spariscono per lasciare spazio a incontri e racconti inaspettati e imprevisti.
Come artista mi pongo sempre delle domande in questo caso:
Di cosa hanno bisogno le persone? Quali sono i loro desideri, cosa sperano di trovare quando trascorrono del tempo fuori dalla loro casa?
Cos’è che fa di un luogo un posto buono, accogliente, innovativo?
Forse, per andare avanti, per rincorrere il futuro, per progettare freschezza, e spazi comuni bisogna guardarsi indietro e riscoprire quanto la semplicità, la genuinità, l’umiltà, l’interezza siano la vera evoluzione.